FERRUTENSIL NOVEMBRE-DICEMBRE 2024

FERRUTENSIL 6 EDITORIALE MASSIMO CASOLARO direttore esecutivo e responsabile massimo.casolaro@epesrl.it Come consuetudine da diversi anni, sulla rivista di novembre presentiamo i risultati della ricerca OPMF, Osservatorio Permanente sulla Multicanalità in Ferramenta, di cui Ferrutensil è partner (a pagina 26). L'Osservatorio è attualmente l'unico strumento che consente di sondare il nostro canale distributivo sul tema della digitalizzazione, quindi non solo ecommerce, ma anche informatizzazione delle vendite, del magazzino e amministrativa, promozione, gestione del negozio, ecc. insomma tutto quello che oggi occorre per giocare alla pari con i grandi player del commercio tecnico: da un lato i professionali (Tecnomat, Sonepar, Würth, Hilti, Hoffmann, solo per fare alcuni nomi), dall'altra la GD del bricolage con tutte le sue insegne da Leroy Merlin in giù. Operatori questi che utilizzano in modo intensivo la leva digitale in tutte le sue forme, abituando il consumatore, sia professionale che privato, a una esperienza d'acquisto multicanale, in cui si passa con fluidità da touchpoint fisici a digitali e viceversa. La fotografia che esce del canale distributivo della ferramenta tradizionale è complessivamente positivo, le nuove tecnologie stanno gradualmente permeando il nostro mondo, con pochi annunci pubblici, ma le case hystories di progetti innovativi si moltiplicano anche nei campi più avanzati, come quello dell'intelligenza artificiale. Ad oggi, il 35% dei negozi fisici tecnici, tradizionali o professionali, vende anche online attraverso una piattaforma proprietaria o in un marketplace e sviluppando l’integrazione di un negozio gemello virtuale nella propria attività commerciale e arrivando a realizzare mediamente il 20% del fatturato totale attraverso le diverse forme di ecommerce. Sull’utilizzo di strumenti di AI nel canale ferramenta negli ultimi 12 mesi, OPMF ha rilevato che il 36% del canale phygital li ha già utilizzati, in particolare chat bot nel 63%, nella creazione di contenuti il 44%, nella data analitics il 29%, nella logistica e supply chain il 13%, nei pagamenti l’11% e con strumenti di manutenzione predittiva 5%, altri utilizzi 3%. Emerge la necessità di investire nell’evoluzione digitale della propria azienda e, in particolare, in percorsi di formazione dei collaboratori per attutire l’impatto del gap culturale e di pregiudizi, ancora molto diffusi. Per quanto riguarda l’evoluzione digitale, il 52% del totale ha confermato di investire in un percorso: nelle competenze digitali dei collaboratori (73%), nel 59% in un gestionale più integrato, nel 49% in progetti nel canale online e nella multicanalità, nel 34% in comunicazione digitale (social, whatsapp, dem, etc). Un indicatore molto significativo perché attesta si stia diffondendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della formazione digitale dei collaboratori e che mette sul tavolo di confronto il tema di disporre di gestionali performanti ed integrati nelle diverse aree aziendali di supply chain.

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