FERRUTENSIL GENNAIO-FEBBRAIO 2025

ciò che rimane nei conti di True Value o da Do it Best. Le banche in realtà avevano aperto una linea di credito di circa 235 milioni di dollari quindi, se ottengono 163 milioni di dollari dal fallimento, finiranno per perdere circa 75 milioni di dollari. Ovviamente anche i fornitori soffrono. Hanno presentato reclami per un totale di 98,7 milioni di dollari, di cui 91,4 milioni di dollari non garantiti. Do it Best ha sottoscritto un impegno a pagare 45 milioni di dollari, significa che i venditori otterranno solo circa la metà di ciò che è loro dovuto. Quanto ai circa 900 dipendenti di True Value, la maggior parte dovrebbe mantenere il posto di lavoro, ma i costi dovranno essere tagliati dunque i licenziamenti non mancheranno, in particolare è già stata annunciata la chiusura di diversi centri logistici. Quindi Do it Best ha vinto? Se Do it Best ha fatto un affare o meno sarà la storia a dirlo. Certo ha aumentato enormemente la sua massa critica, un fattore importante visto che entrambi i retailer possiedono aziende produttive a cui potranno dare un maggiore sbocco commerciale. Inoltre, integrando e razionalizzando le due logistiche. si potrà ottenere una rete molto efficiente ottimizzando i costi. Infine, in un mercato maturo come quello americano, in cui i rivenditori di ferramenta si dividono storicamente in quattro famiglie (Ace Hardware, Do it Best, True Value e Orgill) i "cambi di casacca" sono difficili e costosi quindi, l'occasione di un bottino così corposo è davvero ghiotta e con le normali campagne richiederebbe decenni e costi molto più alti di quelli sostenuti per l'acquisizione. Per contro ci sono due incognite che pesano come macigni sul successo dell'affare. Prima di tutto inefficienze e problemi strutturali che hanno portato True Value al fallimento sono ancora da risolvere e rischiano di trascinare in basso anche i conti dell'acquirente. Il quale si è affrettato a rassicurare i suoi soci rivenditori (ricordiamo che Do it Best è una cooperativa) che i conti delle due società rimarranno inizialmente divisi e che quindi sarà possibile valutare separatamente attività e passività di entrambi. Il management ha poi annunciato una politica aggressiva di spending review che cercherà di risolvere i punti critici della gestione di True Value, in particolare troppi centri di distribuzione e costi del personale eccessivamente elevati. FERRUTENSIL 57 >>>

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