Il grande retailer della ferramenta USA (4.500 negozi affiliati) presenta istanza di fallimento e viene subito acquisito dal concorrente Do it Best. Tutti i dettagli della vicenda che ha ridisegnato il canale distributivo nord americano del settore. Il 14 ottobre del 2024, con un comunicato di poche righe, True Value fa sapere di aver dichiarato bancarotta e chiesto la protezione del "chapter 11", corrispondente alla nostra amministrazione controllata, in attesa di finalizzare la vendita alla concorrente Do it Best con la quale aveva già stipulato un accordo preliminare. Per quanto si sapesse che il distributore navigava in cattive acque, la notizia ha colto tutti di sorpresa e ha causato un terremoto che ha ridisegnato la struttura del canale distributivo hardware-diy nel Nord America, un mercato che vale da solo oltre la metà di quello mondiale. Infatti, True Value è un player storico della distribuzione home improvement USA. Presente sul mercato da 75 anni, oggi associa ben 4.500 punti vendita indipendenti con un modello di business peculiare. Nonostante in inglese venga definito wholesaler (grossista) è molto più di questo: i negozi portano la sua insegna e la partnership ben oltre la fornitura di prodotti, coprendo praticamente tutti i campi dell'attività commerciale (servizi, software, logistica, formazione, dropshipping). Non è però una cooperativa o un consorzio e nemmeno un franchising, i rivenditori godono di completa autonomia e solo in tempi recenti gli è stato richiesto loro un fee fisso per usufruire del marchio. Ma torniamo alla vicenda che ci interessa. Con la mossa detta poc'anzi True Value si è consegnata alla concorrente Do it Best Corp., una cooperativa di negozi indipendenti che attualmente associa circa 3.500 punti vendita. Dall'acquisizione nasce quella che il management definisce "la più grande rete al mondo di negozi indipendenti di bricolage" che supera 8.000 sedi negli Stati Uniti e in più di 50 paesi in tutto il mondo, con un giro d'affari consolidato di circa 5 miliardi di dollari (1,5 True Value + 3,5 Do it Best). I termini dell'acquisizione L'offerta presentata da Do it Best al curatore fallimentare di True Value era una “stalking horse bidder”, ovvero il primo offerente che stabilisce il prezzo minimo, in sostanza fungeva come base d'asta che poteva essere superata solo da una proposta migliorativa di un altro soggetto. Ciò non è avvenuto nei tempi previsti e quindi ai primi di dicembre l'acquisizione è stata ufficialmente approvata, sebbene per la firma vera e propria occorre che siano risolte alcune controversie con i creditori che in linea teorica potrebbero ancora far naufragare l'affare. Ecco i temini. Do it Best paga True Value 153 milioni di dollari in contanti e si assume fino a 45 milioni di dollari delle passività di True Value verso i fornitori. Inoltre, corrisponde fino a 10 milioni di dollari ai finanziatori bancari di True Value, se necessario. In termini pratici, tutto il pagamento in contanti di 153 milioni di dollari andrà ai creditori bancari; altri 10 milioni di dollari saranno pagati da DAL MONDO FERRUTENSIL 56 TRUE VALUE: FALLIMENTO E ACQUISIZIONE DI UNO DEI ‘BIG FOUR’ DELLA FERRAMENTA USA True Value è un player storico della distribuzione ferramenta USA. Presente sul mercato da 75 anni, oggi associa ben 4.500 punti vendita indipendenti con un modello di business peculiare. Nonostante in inglese venga definito wholesaler (grossista) è molto più di questo.
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